Esiste una procedura che consente il sequestro di un veicolo anche senza che il conducente venga fermato sul momento. In altre parole, la normativa prevede che il sequestro possa essere eseguito anche in assenza del proprietario o del conducente al momento dell’intervento delle autorità. Ma in quali circostanze si verifica questa possibilità?
Sequestro amministrativo: di cosa si tratta?
Cominciamo dalla definizione: il sequestro amministrativo è uno strumento giuridico riconosciuto anche in ambito civile. Consiste nella sottrazione di un bene, sia mobile che immobile, e nella conseguente privazione del suo utilizzo da parte del proprietario. In sostanza, si impedisce al legittimo titolare di disporre e utilizzare il bene a partire dal momento in cui il sequestro viene disposto.

Nel contesto civile, il sequestro rappresenta un atto di natura giuridica: il bene sequestrato viene affidato al proprietario legittimo, così da evitare che terzi subiscano le conseguenze della sanzione destinata al titolare del veicolo. Esistono diverse tipologie di sequestro, ognuna delle quali si applica in situazioni specifiche e con modalità differenti.
Ciò che accomuna tutti i casi di sequestro amministrativo è che questa misura viene adottata ogni volta che si verifica una violazione di una norma o di una legge. Da qui scaturisce una sanzione, che può essere di natura penale o economica. Un esempio emblematico è rappresentato dalle violazioni al Codice della Strada, che spesso comportano il sequestro del veicolo.
Sequestro conservativo: quando scatta?
Perché si possa procedere con il sequestro conservativo, è necessario l’avvio di una procedura giudiziaria. Questa misura viene applicata quando un creditore, temendo che il debitore possa sottrarre o trasferire i propri beni, chiede tutela in attesa della decisione del giudice. Si tratta quindi di uno strumento di protezione per il creditore, che evita il rischio di danni patrimoniali.

Una volta disposto il sequestro, viene nominato un custode incaricato, ovvero una persona autorizzata a gestire e conservare i beni sequestrati. Il custode ha il compito di custodire i beni e di garantirne la sicurezza sotto ogni aspetto, fino a nuova disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il sequestro conservativo può essere richiesto anche in ambito penale, ma in questo caso la finalità è prevalentemente economica: si mira a garantire il pagamento di eventuali spese processuali, risarcimenti o altre obbligazioni pecuniarie derivanti dal procedimento giudiziario.
Sequestro amministrativo: cosa sappiamo
Il sequestro amministrativo rappresenta una delle ipotesi più frequenti e viene disciplinato dal Codice della Strada. Di solito, viene applicato in caso di confisca del veicolo, ad esempio quando si guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o in altre situazioni che rappresentano un pericolo per la sicurezza pubblica.

Quando la Polizia accerta una violazione che comporta il sequestro, redige un verbale e avvia la procedura. In molti casi, il veicolo resta in custodia al proprietario, che assume il ruolo di custode e deve garantirne la conservazione a proprie spese, assicurandosi che il mezzo sia custodito in modo sicuro.
In caso di sequestro, è possibile richiedere il dissequestro pagando la sanzione prevista e dimostrando di aver regolarizzato l’assicurazione del veicolo, che deve essere valida per almeno sei mesi. Se la richiesta viene respinta, è possibile presentare ricorso entro trenta giorni al Giudice di Pace. Oltre questo termine, non sono previsti ulteriori rimedi.
E per il sequestro penale
Il sequestro preventivo viene disposto dal Giudice su richiesta del Pubblico Ministero quando sussiste il rischio che il veicolo, se lasciato nella disponibilità del proprietario, possa aggravare la situazione o essere utilizzato per commettere ulteriori reati. Il sequestro perde efficacia se non vengono rispettati i termini stabiliti dall’autorità giudiziaria.

Il sequestro probatorio, invece, è uno strumento volto a garantire la conservazione di un mezzo di prova: serve a evitare che i beni vengano dispersi o alterati, specialmente se il veicolo è stato utilizzato per commettere un reato o rappresenta un elemento rilevante per le indagini, come avviene per le armi.
Il sequestro amministrativo, infine, viene sempre eseguito a tutela del creditore e si distingue nettamente da quello penale sia per le motivazioni che per le conseguenze. È quindi fondamentale comprendere la natura e la finalità di ciascun tipo di sequestro, per sapere come comportarsi e quali diritti tutelare in ogni situazione.