Mi trovo ad Ariano Irpino per ammirare da vicino “gli oggetti solari”, ovvero quei cocci ceramici rinvenuti nelle spelonche delle “Ruagnare” che mostrano l’antica sapienza dei “Pitanari”, cioè degli “invetriatori” ariani.
La millenaria maiolica d’arte di Ariano, è una rappresentazione cromoplastica del gusto italico, dell’astrusità etrusca, della costruzione normanna, dell’incanto arabo e della rifinitura faentina.
All’uscita dal “Museo”, ho dato un’occhiata alle vetrine, notando alcune anfore finemente istoriate, poi ho mangiato un boccone in un piccolo ristorante, servito in splendidi piatti policromi; sia le une che gli altri, erano marcati “MAIOLICART” e mi hanno colpito per la loro capacità di esprimere l’intera storia della tradizione ceramica arianese.
Mi sono quindi recato al laboratorio “MAIOLICART”, e vi ho “trovato” due artiste delle quali “anche la luce dei loro occhi, cade dal cielo”: Sonia ed Elisabetta.